
Capri
L’isola vista da Nord con i suoi simboli: i Faraglioni, l'Arco Naturale, Villa Jovis, il Campanile, Monte Solaro e Villa San Michele. Scopritela anche con un giro dell’isola via mare!
Vuoi sapere qualcosa in più sulla storia, sui monumenti e i personaggi di Capri? Qui trovi le spiegazioni di ogni icona del Capri Wimmelbook, partendo dall'angolo in alto a sinistra di ogni tavola, e procedendo in senso orario.

Bulldog
È l'animale che da sempre si vede sull'isola come accompagnatore particolare di signore stravaganti

Monte Solaro
Con 589 metri è la cima di Capri. Consiglio: la seggiovia offre dei panorami belli, ma scalare il monte a piedi attraverso il Passetiello offre un'esperienza straordinaria con delle vedute uniche su tutta l'Isola (durata: 1,5 h)

Funicolare
Fino al 1907 erano i muli a portare bagagli e viaggiatori su fino a Capri città. Da allora si raggiunge la Piazzetta con la funicolare in meno di 4 minuti

Museo Cerio
Che grande donna che era Mabel Norman, la moglie americana di Giorgio Cerio! Nel 1949 sponsorizzava, insieme al cognato Edwin, il museo della famiglia Cerio per documentare la storia di Capri in tutte le sue sfaccettature. Le collezioni di Ignazio e Edwin Cerio mostrano fossili, conchiglie, insetti, resti delle ville romane. È un vero viaggio nel passato dell'isola

Campanile
Il lato caratteristico di questa torre campanaria del 1689 è l'orologio realizzato con maioliche a metà Novecento - ormai un simbolo di Capri

Jacques Fersen (1880-1923)
Chi parlerebbe più di questo stravagante dandy e poeta francese - che girò il mondo e introdusse a Capri la mondanità già all'inizio del Novecento - se non avesse avuto l'idea geniale di costruire, a picco sullo strapiombo, quella dimora che oggi lo ricorda?

Villa San Michele
Decisamente uno dei posti dell'isola più rappresentativi è la dimora di Axel Munthe. Medico svedese con idee già chiare a soli 18 anni; venne a Capri, decise di fare carriera per realizzare il suo sogno: questa casa con questa vista

Scala Fenicia
Difficile da immaginare oggi ma fino alla seconda metà dell'Ottocento si raggiungeva Anacapri dal porto soltanto attraverso questa scala. Tutta la merce, l'acqua, le pietre sono state portate dalle donne anacapresi sulla testa

Clark Gable (1901-1960)
"La baia di Napoli", film americano girato nel 1960 a Capri con l'indimenticabile Clark Gable

San Costanzo
Il patrono dell'isola di Capri trasforma la Piazzetta in luogo di gioia e divertimenti il 14 maggio, quando i capresi festeggiano il loro San Costanzo con una allegra processione. Lungo la strada per Marina Grande fino alla chiesa di San Costanzo, lanciano profumatissimi fiori di ginestra, chiamati anche "fiori di San Costanzo"

Sophia Loren (*1934)
L'attrice (1934) girò nel 1960 a Capri il film "La Baia di Napoli" - le foto di questa bellezza napoletana si vedono ancora oggi nei negozi

Coccodrillo
Uno degli animali preferiti dall'artista Andreas Ganther

Sirena
L'idea che le Sirene risiedessero a Capri è favorita dalle caratteristiche naturali dell'isola, che la rendono tanto simile alle descrizioni di Omero nell'Odissea.

Marchesa Casati Stampa (1881-1957)
I capresi ricordano "questa opera d'arte vivente" come la nobile eccentrica che passeggiava con un ghepardo per la piazza.

Villa Jovis
La più importante delle 12 ville romane di Tiberio. Quasi inimmaginabile che dal lato a valle avesse ben otto piani ...

Saraceno
I saraceni facevano tremare di paura i capresi fino a due secoli fa - arrivavano sull'isola all'improvviso e rubavano tutto ciò che potevano: oggetti preziosi, argenti, gioielli, uomini e donne per ridurli in schiavitù

Casa Malaparte
Nel 1938 l'intellettuale Curzio Malaparte si creava un proprio monumento con la costruzione di questa casa stravagante sulla punta del Massullo che egli stesso chiamò "casa come me". Malaparte la ottiene la licenza di costruire la villa in questa zona già protetta dal piano urbanistico in quegli anni grazie alla mediazione del suo amico Galeazzo Ciano, genero di Benito Mussolini.

Ghepardo
Negli anni Cinquanta e Sessanta qualcuno della nobiltà e dell'alta borghesia che amava la "dolce vita di Capri" si portava a spasso un ghepardo al posto del cagnolino

Balena
A volte le balene affiancano gli aliscafi che arrivano a Capri - uno spettacolo stupendo, chiedi ai marinai!

Re Ferdinando IV (1751-1825)
Dopo il 1775 il Re veniva periodicamente in primavera e in autunno con la sua barca a vela a Capri

Villa Fersen
Chi ricorderebbe il Barone Jacques D'Adelsward Fersen (1880-1923) se non avesse avuto l'idea geniale di costruire nel 1904 questa villa in stile ecclettico? Da vedere è la stanza dell'oppio...il poeta e viaggiatore del mondo viveva qua con il suo amore Nino Cesarini

Arco Naturale
Quest'arco naturale di pietra calcarea sul lato est dell'isola è uno dei simboli di Capri

Falco
Il Monte Barbarossa ad Anacapri costituisce un'importante tappa per gli uccelli migratori in viaggio. La stazione ornitologica sopra Villa San Michele conta ogni falco peregrinus che passa, che viene chiamato anche "falco barbarossino"

Grotta delle Felci
Luogo preistorico: Ignazio Cerio e altri ricercatori hanno trovato importanti tracce di abitudini dell'uomo nell'isola durante la tarda preistoria. Nota anche con il nome di Grotta di Capelvenere, si tratta di un grande anfratto di 370 m² a 200 metri sul livello del mare

Faraglioni: Scopolo, di Mezzo, Stella
I tre picchi rocciosi posizionati a sud-est dell'isola si chiamano Stella (unita alla terra, altezza 109 m), di Mezzo (altezza 60 m), Scopolo (altezza 104 m). Proprio su quest'ultimo abita la lucertola azzurra Pino!

Tiberio (42 a.C. - 37 d.C.)
Imperatore romano che amava le grotte, perciò aveva scelto Capri come sua dimora fissa dal 27 d.C.

Curzio Malaparte (1898 -1957)
Corrispondente di guerra, diplomatico, scrittore, spirito ribelle e contraddittorio, sempre imprevedibile. L'autore de "La Pelle" è stato un grande protagonista della sua epoca. Stranamente oggi è più famosa casa sua che i suoi libri, ma vale comunque la pena leggerli in quanto documenti del dopoguerra

Spadaro (1858 -1937)
Genio di marketing ante litteram per i suoi tempi: già alla fine dell'Ottocento vendeva la sua immagine. Con un berretto rosso, un pantalone da pescatore, barba lunga e pipa si posizionava in Piazzetta per essere ritratto e più tardi fotografato dai turisti. Diventò così un simbolo di Capri

Raffaele Castello (1905-1969)
Unico pittore di Capri che raggiunse una fama internazionale

Ferdinand Gregorovius (1821-1891)
Storico e medievalista tedesco, pubblicò nel 1853 "L'isola di Capri", impressioni sull'isola che ci danno oggi un'immagine di Capri dell'Ottocento

Polpo
Il mollusco Octopus vulgaris viene pescato volentieri dai capresi e rappresenta l'ingrediente base di tanti piatti tipici capresi come l'insalata di polpo, il ragù di polpo e il polpo alla Luciana.

Uomini preistorici
Più di duemila anni fa, in epoca romana, dagli scavi per la costruzione delle prime fabbriche imperiali, vennero alla luce resti di animali scomparsi centinaia di migliaia di anni prima e tracce di vita di uomini primitivi dell'età della pietra - i primi capresi!

Alieni
Loro non sono mai stati visti ufficialmente sull'isola ma si sa: prima o poi vengono tutti a Capri!

Palazzo Canale
In questo palazzo imponente alloggiava il re quando alla fine del Settecento veniva a Capri per andare a caccia di quaglie
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Pino e Sofia
La storia di Capri è arricchita dai due protagonisti che, simbolicamente, mettono fine allo storico antagonismo tra Capri ed Anacapri: Pino, la lucertola azzurra di Capri, si innamora di Sofia, la capretta di Anacapri, e i due trovano, oltre all'amore, il famoso tesoro di Tiberio, sepolto da millenni nella Grotta Azzurra.